Si è tenuto recentemente presso la sede udinese della Regione FVG il tavolo di lavoro promosso da FORUM CONSUMATORI-IMPRESE FVG, al quale hanno partecipato i rappresentanti dei numerosi soggetti portatori di interesse presenti in regione nel contesto digitale. È ormai opinione condivisa che l’avvento della connettività ha determinato una profonda evoluzione (rivoluzione). Si sono modificate le dinamiche dei mercati, dove spazio e tempo hanno nuove connotazioni, con profondi mutamenti anche nei comportamenti sociali e sociologici e nelle scelte del consumatore. Tuttavia resta ancora molto da fare in materia di Digital Divide per ridurre il divario tra coloro che hanno accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. Proprio sul capitolo delle infrastrutture, pur avendo la Regione Friuli Venezia Giulia sostenuto considerevoli investimenti per la creazione di una rete pubblica regionale, attualmente in fase di completamento, è emerso chiaramente che vi sono ancora molte zone sul territorio regionale fortemente penalizzate con limitata se non del tutto insufficiente copertura della linea terreste internet veloce e ultraveloce. È possibile consultare la situazione della copertura della linea terrestre internet veloce e ultraveloce nei Comuni del Friuli Venezia Giulia censita da Federconsumatori FVG al link seguente: http://www.federconsumatori-fvg.it/index.php?page=banda-larga. Gli investimenti in nuove infrastrutture, estremamente onerosi, sono affrontati dagli operatori secondo logiche di mercato, ossia coprendo solo i bacini di utenza che assicurano sufficienti ricavi. A livello locale, tuttavia, sono possibili interventi per la realizzazione di collegamenti ultraveloci anche su iniziativa privata, a costi notevolmente abbattuti mediante l’utilizzo di infrastrutture comunali esistenti. Una simile strategia è stata adottata da diversi comuni del pordenonese che hanno avviato una procedura per assegnare la concessione d’utilizzo dei cavidotti comunali per l’illuminazione pubblica a un operatore privato. Lo stesso ha realizzato in breve tempo il cablaggio delle aree comunali a cui hanno aderito alcune migliaia di famiglie, ora connesse con rete ultraveloce a servizi evoluti di trasmissione audio/video in streaming e VoIP. L’interesse di molti operatori a replicare il successo di tali iniziative è condizionato però dalle rigidità di talune amministrazioni locali, probabilmente poco sensibilizzate anche in assenza di una specifica strategia politica regionale al riguardo. Dal canto suo l’Amministrazione regionale, ha ribadito più volte l’importanza dell’impegno assunto con l’ambizioso programma ERMES, che prevede la realizzazione di dorsali di infrastrutture di comunicazione a banda larga sul territorio regionale, raggiungendo i municipi e altre strutture pubbliche in aree che non sarebbero attrattive per gli operatori, al fine di assicurare la connettività. Federconsumatori FVG insieme alle associazioni dei consumatori, sostenute anche da molte associazioni di operatori economici, hanno richiamato tutti a voler adottare quanto prima strategie mirate e specifiche per la realizzazione della rete diffusa capillarmente in tutto il territorio regionale, nella consapevolezza che, in un contesto economico diffuso e globale quale quello contemporaneo, debba essere prioritario che tutte le famiglie e i cittadini abbiano accesso veloce ai servizi tecnologici e digitali dell’ICT. Il panorama comunicativo è passato in breve tempo da web 1.0 a web 2.0. Gli esperti del settore già intravedono alle porte il web 3.0, con l’alta definizione e i servizi della realtà aumentata. Le sfide complesse poste dal contesto digitale non possono quindi essere ignorate, come certamente non lo sono, da nessuno dei soggetti portatori di interesse. Su questo spirito, dunque, si è confermato l’impegno di tutti a continuare il confronto e colmare il ritardo il più velocemente possibile.

Anna M. Zamaro