La Giunta regionale nel luglio scorso ha adottato il Piano Energetico Regionale. Tale piano, sentiti i vari portatori di interesse e più in generale i cittadini del Friuli Venezia Giulia, sarà operativo dal prossimo anno. La Federconsumatori FVG anche a seguito dell’incontro avuto con l’Assessore regionale all’Ambiente ed energia Sara Vito, ha formulato diverse osservazioni che qui elenchiamo sinteticamente.

In generale il Piano Energetico Regionale, pur essendo in buona parte condivisibile, risente di una visione tradizionale e limitata delle possibilità di intervento. Infatti la quasi totalità delle misure riguardano le attività sul fronte dell’offerta e sul ruolo della pubblica amministrazione. Viene invece quasi dimenticata la grande potenzialità sul lato della domanda e in particolare il ruolo dei cittadini e delle famiglie. Infatti nonostante gli indirizzi, sia a livello europeo che nazionale e di altre regioni italiane, siano tutti nella direzione di promuovere il ruolo dei cittadini, tale indirizzo non trova rilevanza nelle misure che si intendono adottare  attraverso il Piano. Inoltre si dovrebbe tenere in considerazione anche il ruolo della società civile e delle organizzazioni e associazioni di cittadini sia per promuovere la domanda sia per sviluppare nuove attività e interagire con il decisore pubblico. In particolare si rileva la mancanza di attenzione sul ruolo dei cittadini nello sviluppo dell’efficienza energetica degli edifici, soprattutto per quanto riguardagli interventi sugli edifici residenziali. Si ricorda infatti che gli edifici residenziali costituiscono l’88% del totale e che nella nostra regione sono di proprietà delle famiglie per oltre il 90%. Si può calcolare che oltre 300.000 edifici residenziali necessiterebbero di interventi di efficienza energetica e ancora di più potrebbero essere luogo di microproduzione energetica.

Su questo punto si ritiene sia necessaria una adeguata informazione, formazione e accompagnamento nelle scelte dei cittadini e delle famiglie, attraverso una campagna incisiva e di lunga durata. Misure di sostegno alle famiglie incapienti dal punto di vista fiscale che non possono usufruire, parzialmente o totalmente, degli sgravi fiscali previsti dalla normativa nazionale. Inoltre sarebbe necessario costituire un Fondo di garanzia per i mutui o per i finanziamenti concessi alle famiglie per interventi di efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili nelle proprie abitazioni. Su questi e altri punti è stata inviata alla regione una nota dettagliata auspicando che tali osservazioni siano tenute nella dovuta considerazione.

Edo Billa