La normativa europea sulla risoluzione alternativa delle controversie (ADR) tra consumatori e professionisti, già recepita dal nostro Paese nell’agosto 2015, entra nel vivo. Infatti alla fine di dicembre è stata varata la normativa tecnica per la pubblicazione online dell’elenco degli organismi ADR abilitati, previsti dal Codice del consumo (gli organismi ADR sono enti pubblici o privati abilitati a svolgere procedimenti di mediazione o arbitrato). Questi Enti dal 9 gennaio possono iscriversi sulla nuova piattaforma online messa in campo dalla Commissioneeuropea. Tale sito web, specializzato per la risoluzione delle controversie relative all’acquisto di prodotti e servizi online, è attivo dal 15 febbraio 2016 per tutti i consumatori e i professionisti, i quali potranno accedere alla piattaforma attraverso l’indirizzo web: http://ec.europa.eu/consumers/odr/. La piattaforma (ODR) consente di risolvere le controversie online (anche quelle transfrontaliere) senza dover ricorrere a lunghe e costose procedure giudiziarie. I consumatori potranno presentare un reclamo, sempre online, e gli organismi ADR faranno da mediatori o arbitri tra le parti per tentare di risolvere il problema. L’ammissione alla procedura è gratuita, invece i costi della procedura sono normalmente parametrati al valore del contenzioso, comunque precisati in fase preventiva. I siti di commercio elettronico dovranno indicare obbligatoriamente il link per l’accesso alla procedura. Tempo fa la Commissione europea aveva già proposto regole aggiornate per i contratti digitali, con l’obiettivo di semplificare e favorire l’accesso ai contenuti digitali e gli acquisti online in tutta Europa. La nuova piattaforma costituisce quindi un ulteriore strumento per rafforzare la fiducia nel commercio elettronico, offrendo un importante contributo alla strategia dell’Ue per il mercato unico digitale.
Emeri Pecile