La pratica di introdurre illegalmente in Italia cuccioli di cani e di gatti di razza dai Paesi dell’Est Europa – come Ungheria, Slovacchia, Romania e Repubblica Ceca – con la finalità di metterli in vendita nei negozi, allevamenti o venderli direttamente all’acquirente finale ai caselli autostradali e su Internet, vede la nostra Regione rotta di transito e di destinazione. Si tratta di un grave reato, quello del “Traffico illecito di animali da compagnia”, previsto dalla l. 201/2010 all’art. 4, che punisce chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce, trasporta, cede o riceve animali da compagnia privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale.

Purtroppo, nella pluralità dei casi, si registra la compresenza del delitto ex art. 544ter, rubricato “Maltrattamento di animali”, tanto nella sua forma attiva (ad es., condotta di colpire o infierire sugli animali), quanto in quella omissiva (ad es., mancanza di cibo o acqua), e della contravvenzione ex art. 727, c.2, “Abbandono di animali” (ad es. nel caso di sovraffollamento e/o condizioni igieniche precarie). Nella prassi i cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o nelle Puppy Mills, fabbriche di cuccioli, vengono separati precocemente dalle madri, costrette a continue gravidanze, sono trasportati in clandestinità (nascosti nei bagagliai di auto, in borsoni, in treno, in aereo, etc.), sprovvisti della documentazione necessaria per essere trasportati a fini commerciali (microchip, passaporto europeo, vaccinazione antirabbica) ovvero accompagnati da documenti falsi o contraffatti.

Secondo la normativa europea, in particolare il Regolamento (CE) n. 1/2005, i mezzi di trasporto, i contenitori e le loro attrezzature devono essere concepiti, costruiti, mantenuti e usati in modo da evitare lesioni e sofferenze e assicurare l’incolumità degli animali; proteggere gli animali da intemperie, temperature estreme e variazioni climatiche avverse; essere puliti e disinfettati; assicurare che si possa mantenere la quantità e la qualità dell’aria appropriata a seconda delle specie trasportate; presentare una superficie d’impiantito antisdrucciolo e che minimizzi la fuoriuscita di urina o feci; fornire un’illuminazione sufficiente per l’ispezione e la cura degli animali durante il trasporto. Dev’essere inoltre garantito uno spazio sufficiente per assicurare che vi sia una ventilazione adeguata sopra gli animali allorché questi si trovano in posizione eretta naturale, senza impedire per nessun motivo il loro movimento naturale. I cuccioli devono essere quindi trasportati in modo da escludere traumi e ogni altra possibile situazione di stress psico-fisico.

Nel traffico illecito tutte queste prescrizioni non sono assolutamente seguite in quanto i cuccioli vengono trasportati nei bagagliai delle auto o nei furgoni dentro contenitori inadatti, sottoposti a temperature estreme, impregnati dei loro escrementi, impossibilitati a muoversi, a volte malati o non sottoposti alle vaccinazioni (ad es. per la rabbia), assetati, affamati e stressati. Durante il trasporto e anche dopo l’arrivo in Italia, il decesso di alcuni cuccioli è un esito tragicamente frequente – si stima che la mortalità sia attesti sul 50% – causato dalla immunodepressione da trasporto e dalla trasmissione di agenti patogeni per via aerea e oro-fecale, essendo state rilevate, in molti casi, numerose infezioni come parvovirosi e cimurro.

Nel momento in cui si procede all’acquisto di un cane di razza è opportuno riportare alla mente quale potrebbe essere il pregresso, ricordando che è preferibile dare una nuova casa ad un cane ospite delle strutture di ricovero (canili e, per i gatti, gattili). Se si vuole comunque procedere all’acquisto di un cucciolo di razza, non optando per l’adozione, è fondamentale porre particolare attenzione alle truffe che avvengono su Internet; tra gli annunci legali e regolari si insinuano sia falsi venditori che, una volta ricevuta la somma in anticipo, fanno perdere le loro tracce, sia i trafficanti di cuccioli. Attuando queste semplici accortezze si può combattere la pratica del traffico illecito di animali da compagnia, alimentata dalla domanda di animali di razza a basso costo, e contrastare in prima persona lo sfruttamento di animali a fini commerciali.

Letizia D’Aronco