Il fenomeno del mancato rispetto dei tempi previsti per l’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale previste dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è ormai da anni un problema anche in Friuli Venezia Giulia. Nonostante le disposizioni regolamentari e le delibere adottate nel tempo, a partire dal periodo post-Covid, il fenomeno del mancato rispetto dei tempi di attesa si è progressivamente allargato ed è una delle principali cause della rinuncia alle cure che interessa circa il 10% dei cittadini in Regione FVG.
Per tentare di arginare questa situazione è stata chiesta con forza e da più parti l’applicazione della L.R. 7/2009 e finalmente, durante l’anno 2024, le Aziende sanitarie regionali si sono dotate di Regolamenti per assicurare il Diritto di garanzia per le prestazioni specialistiche ambulatoriali in applicazione della normativa relativa alla gestione delle liste d’attesa. Questa fa riferimento al Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 e al Piano regionale per il governo delle liste d’attesa 2019-2021 che la regione Friuli Venezia Giulia ha deliberato con DGR 1815 del 25/10/2019.
Nell’anno 2024 le aziende sanitarie regionali hanno approvato Programmi Attuativi Aziendali con i quali sono state definite le modalità di monitoraggio dei tempi d’attesa, le linee di intervento per il contenimento dei tempi, le sedi di erogazione delle prestazioni. I destinatari sono gli utenti che, rivolgendosi al CUP per la prenotazione di una prestazione di specialistica ambulatoriale, non la ottengono nei tempi previsti dalla ricetta.
Intendiamo quindi fornire, data la rilevanza sociale, una breve indicazione sui comportamenti da tenere per tutelare il diritto alla salute. In caso di difficoltà o impedimento a ottenere una prestazione di primo accesso nel limite previsto per la classe di priorità indicata nella prescrizione di prima visita o sui primi accessi per gli accertamenti diagnostici, occorre comunque rivolgersi al CUP oppure ai Punti salute indicati sul sito web aziendale o agli Uffici per la Relazione con il Pubblico per richiedere l’attivazione del “percorso di tutela”.
Occorre ricordare che le classi di priorità sono 4; U = urgente: prestazione da richiedere immediatamente con accesso immediato al pronto soccorso ortopedico, oculistico o odontoiatrico e negli altri casi e da ottenere entro 3 giorni negli altri casi; B = breve: prestazione da richiedere entro quattro giorni e da ottenere entro 10 giorni; D = differibile: prestazione da richiedere entro trenta giorni e da ottenere entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli accertamenti strumentali; P = programmabile: prestazione da richiedere entro centoventi giorni e da ottenere entro 180 giorni.
La richiesta di attivazione del percorso di tutele deve essere effettuata entro i termini massimi sopra indicati a partire dalla data di contatto, ovvero la data in cui l’utente contatta la struttura e gli viene prenotato il primo appuntamento.
È possibile richiedere l’attivazione del percorso di garanzia nel caso in cui la prima disponibilità offerta all’utente non rispetti, all’interno della Regione, i tempi indicati dalla ricetta in nessuna struttura aziendale o in quelle incluse quelle del privato accreditato.
Wanni Ferrari