Si sta assistendo nelle ultime settimane in Friuli Venezia Giulia ad una ondata crescente di truffe bancarie, che colpiscono ogni fascia d’età della popolazione, cagionando ingenti danni economici, e ciò utilizzando tecniche sempre più raffinate, facendo credere in molte occasioni ai risparmiatori di essere sotto attacco informatico; infatti, uno dei metodi più diffusi è la cosiddetta truffa del finto bancario, in cui i malintenzionati si spacciano per operatori di istituti di credito o per membri delle forze dell’ordine e, attraverso chiamate o messaggi ingannevoli, convincono le vittime che il loro conto corrente è a rischio truffa, così inducendole a trasferire i loro risparmi su conti controllati direttamente dai truffatori o a comunicare i codici autorizzativi (OTP) di operazioni di pagamento inesistenti.
Le banche, anche recentemente, si stanno prodigando ad avvisare i correntisti, anche organizzando incontri informativi, ciò, tuttavia, scaricando ogni responsabilità sui clienti, rifiutando quasi sempre di rimborsare le somme sottratte e addossando loro la colpa per presunti comportamenti negligenti.
LE LACUNE NEI SISTEMI DI CONTROLLO DELLE BANCHE
Le banche pubblicizzano continuamente i loro avanzati sistemi di sicurezza, ma la realtà dimostra che esistono falle significative nei loro controlli. Molte delle truffe segnalate si verificano perché gli istituti di credito non sono in grado di rilevare transazioni anomale o di bloccare tempestivamente operazioni fraudolente. Inoltre, il sistema di autenticazione forte (SCA), che dovrebbe proteggere i clienti, non sempre viene applicato correttamente o non è sufficiente a prevenire le frodi.
Le decisioni dell’ABF (Arbitro Bancario Finanziario della Banca d’Italia) hanno evidenziato più volte che le banche non riescono a garantire un controllo efficace sulle operazioni sospette e che spesso mancano di strumenti adeguati per verificare se l’utente stia agendo sotto costrizione o inganno. Questo problema non solo espone i clienti a rischi enormi, ma permette agli istituti di evitare di assumersi le proprie responsabilità quando avvengono frodi.
Recenti decisioni dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ottenute dai legali della Federconsumatori regionale hanno riconosciuto la responsabilità degli istituti di credito per non aver implementato misure di sicurezza efficaci.
- Ricorso n. 1837147 – Collegio di Milano: Un cliente ha ricevuto un SMS apparentemente dalla sua banca e una successiva chiamata di un falso operatore, che lo ha convinto a eseguire operazioni fraudolente. Nonostante la banca tentasse di negare la sua responsabilità, l’ABF ha stabilito che l’intermediario non aveva adottato misure sufficienti per proteggere il cliente e ha ordinato il rimborso di € 3.004,00.
- Ricorso n. 2043265 – Collegio di Milano: Qui la truffa è stata perpetrata attraverso la tecnica del vishing-phishing. La vittima ha fornito codici OTP ai truffatori, credendo di annullare operazioni sospette. Anche in questo caso, la banca ha cercato di scaricare la colpa sul cliente, ma l’ABF ha ritenuto che l’autenticazione forte non fosse stata applicata correttamente e ha disposto il rimborso di € 28.365,00.
Queste pronunce confermano che le banche hanno l’obbligo di garantire elevati standard di sicurezza e che i clienti hanno diritto a essere risarciti in caso di frode. Nessuna istituzione finanziaria può esimersi dal proprio dovere di proteggere i risparmi dei cittadini.
COME DIFENDERSI: CONSIGLI PRATICI
Per ridurre il rischio di cadere in queste truffe la Federconsumatori consiglia di adottare alcune precauzioni fondamentali:
- Non fidarsi di telefonate o messaggi improvvisi che chiedono di eseguire operazioni bancarie urgenti.
- Non condividere mai credenziali, PIN o codici OTP con nessuno, nemmeno con chi si presenta come operatore bancario.
- Contattare sempre direttamente la propria banca utilizzando i numeri ufficiali e non quelli forniti dai presunti operatori.
- Verificare movimenti sospetti sul proprio conto e, in caso di dubbio, richiedere immediatamente il blocco delle operazioni sospette.
- Segnalare tempestivamente il tentativo di truffa alle autorità competenti e alle associazioni di tutela dei consumatori.
- Denunciare il fatto alle forze dell’ordine in modo corretto e dettagliato, raccogliendo tutte le prove disponibili, come registrazioni di chiamate, screenshot di messaggi o email sospette.
- Prima di sporgere denuncia, è consigliabile contattare Federconsumatori, che può fornire supporto nella stesura della segnalazione e nell’individuazione delle azioni più efficaci per ottenere giustizia.
FEDERCONSUMATORI FVG APS: ASSISTENZA E TUTELA PER I CITTADINI
Se siete stati vittime di una truffa bancaria, non siete soli, Federconsumatori FVG APS offre supporto legale e assistenza per ottenere il rimborso delle somme sottratte illecitamente. È essenziale agire tempestivamente per segnalare l’accaduto e avviare le procedure necessarie.
Non lasciate che le banche vi facciano sentire responsabili per un sistema di sicurezza carente: fate valere i vostri diritti!
Per ricevere aiuto, potete contattarci ai recapiti ufficiali o recarvi presso la nostra sede. La prevenzione e la conoscenza dei propri diritti sono strumenti fondamentali per contrastare le truffe bancarie e proteggere il proprio patrimonio.
Julie Sciardis