Importanti sono le ricadute sui cittadini consumatori che potrebbero derivare dalla legge di stabilità presentata dal Governo al Parlamento. In estrema sintesi essa prevederà l’abolizione della Tasi sulla prima casa e dell’Imu su case di lusso, che contano poco più di 70.000 unità in Italia, e sui terreni agricoli di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali. Verrà invece confermato per il 2016 il bonus Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie e del 65% su interventi di miglioramento energetico quali anche interventi antisismici, rimozioni di amianto e schermature solari. Il tetto di spesa resta sempre di € 96.000,00 con rimborso in 10 rate annuali. Viene altresì confermato per il 2016 il bonus mobili con uno sgravio ai fini Irpef del 50% entro un tetto di spesa di € 10.000,00 e potrebbe essere esteso anche agli under 35 senza obbligo di ristrutturazione. Per quanto riguarda il canone Rai dagli attuali € 113,50 è prevista una riduzione a € 100,00 per il 2016 ed un ulteriore per il 2017 a € 95,00 stante l’introduzione nella bolletta elettrica con ratei. Verrà richiesto solo ai titolari di utenze domestiche residenziali (prime case) e dovrà essere pagato da tutti i possessori di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni televisive. Vengono altresì confermate per il canone Rai le esenzioni per persone con età superiore a 75 anni nonché un reddito inferiore ad una determinata soglia. Ultima novità è l’innalzamento della soglia per l’utilizzo dei contanti da € 999,99 a € 3.000,00. Oltre tale cifra si dovranno invece utilizzare sistemi di pagamento tracciabili quali ad esempio bonifici bancari o postali, assegni non trasferibili e carte di credito o debito.
Le misure inserite nella legge di stabilità se per un verso non possono che essere accolte con favore soprattutto per quanto attiene la proroga delle detrazioni per ristrutturazioni, l’eco bonus e il bonus mobili, vengono da Federconsumatori criticate per quanto attiene invece l’innalzamento della soglia per l’uso dei contanti, il pagamento del canone Rai in bolletta (resta tuttavia condivisibile l’intenzione di trovare un modo per contrastare l’evasione per far partecipare tutti coloro che usufruiscono del servizio alla spesa anche in misura minore), l’abolizione di Imu e Tasi nonché il mantenimento delle clausole di salvaguardia e i nuovi bandi per le nuove sale da gioco. Sono misure infatti che non portano a un aumento della legalità, ad un chiaro contrasto dell’evasione fiscale, ad un alleggerimento degli oneri che incombono sui cittadini e a una proporzionale contribuzione in base ai redditi ed ai patrimoni di ciascuno. Inoltre permane, in caso di mancanza di coperture che sarebbero assicurate per il 2016 ma non ancora per il 2017, la possibilità di un drastico aumento delle imposte tra le quali anche l’Iva che in futuro potrebbe aumentare al 25%.