L’abbiamo constatato sulla nostra economia domestica, non è più una delle tante news del telegiornale, l’aumento dei costi energetici ha bussato alla nostra porta ed in maniera molto incisiva. Sono purtroppo tempi di scelte e l’incidenza di questi costi cambierà molte abitudini familiari come l’eliminazione di tutte quelle spese accessorie come viaggi, cene o semplicemente acquisti non strettamente necessari. La contrazione dei consumi si palpa quotidianamente anche alla luce dell’instabilità della situazione internazionale che non rasserena i pensieri dei cittadini. Constatiamo ogni giorno ai nostri sportelli un senso di rassegnazione da parte degli utenti per ciò che sta accadendo in relazione alle utenze, ovvero al raddoppiamento se non al triplicarsi dei costi di beni che non sono qualificati primari ma che di fatto lo sono e a cui non vi possiamo rinunciare.

Certamente l’incidenza è stata percepita di più sul mercato del gas, poiché in una regione come la nostra che raggiunge nei mesi invernali determinate temperature i consumi sono rilevanti, ma mai come quest’anno le famiglie hanno dovuto sacrificare una quota importante del proprio budget familiare. Difficile sapere come evolverà il mercato ma è anche impensabile che questi livelli possano essere mantenuti per mesi poiché ciò destabilizzerebbe l’intero sistema paese, che nel frattempo deve trovare soluzioni alternative a produzione e approvvigionamenti. Nel frattempo dobbiamo far fronte ai rincari e gestire quanto più diligentemente il momento di crisi ed in particolare in primo luogo è necessario verificare l’aderenza del proprio contratto alla fattura generata dal proprio trader di vendita: in particolare abbiamo avuto modo di constatare che alcune aziende, approfittando della bagarre mediatica che ha visto qualunque organo di stampa titolare sugli aumenti delle bollette, hanno illegittimamente modificato i contratti sottoscritti con gli utenti, soprattutto quelli a tasso fisso che non avrebbero dovuto generare nel consumatore rincari.

In secondo luogo, se necessario, richiedere la rateizzazione della fattura che ai sensi della Delibera 636/21 dell’ARERA, dev’essere obbligatoriamente concessa a chi la richiede per far fronte al pagamento delle fatture emesse da gennaio 2022. Altresì è necessario valutare, con coscienza, le nuove offerte a prezzo fisso nel Mercato Libero, soprattutto quelle che ad oggi risultano più economiche rispetto al Mercato di Maggior Tutela. Come verificarlo? Visionando la Scheda di Confrontabilità, ovvero quella tabella obbligatoriamente riportata nel plico contrattuale di ogni piano tariffario che consente di verificare il vantaggio o lo svantaggio economico di quella determinata offerta rispetto al Mercato disciplinato dall’Authority.

Ciò naturalmente non può modificare il passato ma può essere rilevante nel futuro qualora i prezzi decidano di impennarsi ulteriormente consentendoci di mantenere tariffe per alcuni mesi/anni, seppur molto alte, inferiori all’andamento della borsa energetica. Altresì l’eventuale calo repentino delle materie di prime non determina che l’utente sia costretto a mantenere in essere quel contratto o che ciò determini eventuali penali per recesso anticipato, bensì qualora il mercato si ristabilisca su prezzi più calmierati sarà possibile altrettanto modificare il proprio piano tariffario aggiornandolo alle tariffe del periodo. In conclusione, la conoscenza delle proprie fatture, del proprio contratto o più in generale del settore dei servizi a rete consente al consumatore di far fronte coscientemente alle oscillazioni di prezzo che saranno sempre più frequenti nei prossimi anni e all’evoluzione di un mercato sempre più competitivo che dobbiamo cercare di gestire e non subire.

Erica Cuccu