Sono sempre più diffusi gli strumenti digitali che consentono di entrare in contatto con la pubblica amministrazione anche ottenendo servizi e certificati senza sia necessario recarsi personalmente agli sportelli. Analogamente è possibile accedere alle procedure conciliative per risolvere contenziosi relativi ad energia, telefonia, banche, ecc, prima di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Però, è evidente: ciò che è intuitivo per i millennial, nati e inseriti immediatamente nel mondo digitale (a giocare nel passeggino, anziché  con il gingillo, con lo smartphone della mamma, a incontrare il computer già alla scuola materna, se non prima), non lo è per altre generazioni di cittadini, per i quali il cellulare è niente più di un telefono senza filo; e in realtà non è solo una questione anagrafica: a ciascuno di noi capita di incontrare persone anche giovani, magari acculturati, che hanno un rigetto per questi strumenti, che, se da un lato rimpiccioliscono il mondo, portandoci in tutti gli angoli della terra, dall’altro possono rendere  succubi, e raggiungibili, noi, da chiunque, nei luoghi deputati anche alla più sacra intimità.

E allora se è giusto che l’uomo, con le sue meraviglie, continui a correre (con tutte le cautele del caso…) è anche sacrosanto preoccuparsi che nessuno rimanga indietro; dobbiamo pretendere dalla Pubblica Amministrazione, dallo Stato, che predisponga adeguate tutele, per le fasce più deboli della popolazione, a cominciare dagli anziani, ma non solo, portatori di handicap, meno abbienti; né tutti i cittadini vivono nelle grandi o medie città: siamo portati a pensare che tutti viviamo nella…grande mela, che tutti sono ipertecnologici, ma c’è un mondo di periferie sociali, di campagne e di montagne, non sempre raggiunte da quella tecnologia. Però tutti devono avere l’opportunità di avere pari servizi.

Appare in quest’ambito, quindi, commendevole, un’iniziativa dell’INPS, che ha portato a termine il 30 settembre 2021 il processo di dismissione i PIN dell’Istituto, per sostituirli con altri strumenti di autentificazione previsti: Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta di Identità Elettronica (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Certamente il momento del passaggio fa scoprire quanto sia difficile adeguarsi alle novità, e ciò che domani sarà considerato una miglioria, oggi per i più è vissuto in termini di puro disagio, anche a fronte dell’inadeguatezza del front Office. Però l’INPS FVG ha reso operativo per prima un sistema introdotto con circolare 127/2021 della Direzione Centrale, che consente al cittadino che sia impossibilitato ad utilizzare in autonomia i servizi on line dell’INPS di delegare un’altra persona di sua fiducia all’esercizio dei propri diritti nei confronti dell’Istituto. Non solo i tutori, i curatori, gli amministratori di sostegno con le loro credenziali garantite dal Tribunale, ma qualsiasi cittadino, che per età o condizione di salute sia oggettivamente impossibilitato o si senta inadeguato a gestire questo mondo misterioso potrà chiedere ad una persona di fiducia, familiare o meno, di farlo al posto suo. Sarà sufficiente compilare dei semplici moduli (a disposizione presso l’INPS, ma anche agli sportelli regionali di Federconsumatori APS) per delegare il nipote, l’accompagnatore, chi vogliamo, purché si tratti di una persona di assoluta fiducia perché si sostituirà al delegante in tutto e per tutto nella gestione delle pratiche INPS.

Marino Pittoni