Criptovalute e investimenti online hanno rivoluzionato il concetto di denaro e scambio, tuttavia la natura decentralizzata e l’anonimato che offre agli utenti il mondo dell’investimento nel web rendono spesso i soggetti che usano tali strumenti un bersaglio privilegiato per i truffatori. Come riconoscere quindi gli investimenti sicuri e quali misure adottare per proteggersi? Una delle tecniche più comuni utilizzate dai truffatori è il phishing cioè email o sms falsi che sembrano provenire da fonti affidabili (come piattaforme di scambio di criptovalute o portafogli digitali) chiedendo agli utenti di fornire le loro credenziali. Una volta che il malintenzionato ottiene l’accesso al portafoglio, può eseguire operazioni fraudolente che danneggiano – a volte irrimediabilmente – il malcapitato investitore. Per proteggersi, è importantissimo effettuare delle prime verifiche sulle comunicazioni che ci pervengono: non cliccare mai su link sospetti in email o messaggi, verificare sempre l’indirizzo del mittente e utilizzare l’autenticazione a due fattori (2FA) per aumentare la sicurezza del proprio account.
Vi sono poi gli Schemi Ponzi, attraverso i quali alcuni truffatori promettono guadagni facili attraverso “investimenti” ma in realtà si tratta dell’applicazione dello schema summenzionato. Questi schemi funzionano raccogliendo fondi da nuovi investitori per pagare quelli più vecchi, senza che venga effettuato alcun investimento reale. Alla fine, quando il flusso di nuovi fondi si interrompe, l’intero sistema crolla e gli investitori perdono il loro denaro. Anche in questo caso è importante diffidare di chi promette guadagni facili e rapidi, controllare sempre la reputazione del progetto o della piattaforma di investimento ed evitare piattaforme non regolamentate e non verificate.
Vanno attenzionate anche le promesse di facili guadagni che vengono pubblicizzate sui social: i truffatori spesso creano post pubblicitari su piattaforme come Instagram, Twitter o Facebook, dove mostrano immagini e testimonianze di “persone” che avrebbero guadagnato enormi somme con piccoli investimenti.
Da ultimo, invitiamo i consumatori a difendersi da quelle che sono comunemente chiamate “truffe affettive” e che sempre hanno ricadute sui portafogli delle persone. La componente relazionale e affettiva caratterizza questa tipologia di truffa: la persona, contattata principalmente nei social e nelle app in cui si condividono interessi, viene portata a costruire relazioni forti con i truffatori i quali, una volta carpita la fiducia della persona, approfittano per richiedere somme di denaro o investimenti. Questa la tecnica adottata: dopo una iniziale fase di conoscenza caratterizzata da “love bombing” – letteralmente un bombardamento d’affetto che porta la persona a sentirsi compresa, amata fino a dare fiducia a chi sta dall’altra parte del web – la persona oggetto di interesse viene indotta a inviare somme di denaro per pagare fantasiose cure mediche, o sbloccare merci in dogana, o pagare una cauzione, etc., somme che vengono depositate su conti esteri e che raramente vengono recuperate. È necessario quindi insospettirsi di fronte a richieste di denaro che pervengono dopo mesi di comunicazioni online, soprattutto da soggetti dei quali non è possibile ricostruire la vita, anche sui social.
Chiara De Bianchi